Scopriamo la storia di Tathiana Garbin, capitano delle azzurre di tennis che nel 2023 ha rivelato al mondo la sua lotta contro un tumore….
La straordinaria storia e la carriera di Tathiana Garbin tra i grandi del tennis azzurro non passano inosservate: scopriamo tutto quello che è emerso sul suo percorso, dalla biografia alla vita privata passando per alcune curiosità e la rivelazione sulla malattia che l’ha colpita.
Tathiana Garbin: la biografia
Tathiana Garbin, tennista tra le più grandi dello sport azzurro, è nata il 30 giugno 1977, sotto il segno del Cancro, a Mestre.
Nella sua carriera anche il ruolo di allenatrice di tennis, di capitano della squadra italiana di Fed Cup che rappresenta l’Italia in Billie Jean King Cup e la collaborazione, iniziata nel 2011, con la Federazione Italiana Tennis.
Tathiana Garbin: la vita privata e la malattia
Sempre molto riservata, nonostate i successi nel mondo sportivo e il suo ruolo di capitano delle azzurre del tennis, Tathiana Garbin ha una vita privata non accessibile ai curiosi.
Sappiamo però che nel 2023, mentre si trovava a Siviglia per gli impegni agonistici della squadra italiana durante la competizione Billie Jean King Cup, dopo la finale dell’Italia contro il Canada ha rivelato di lottare contro la malattia. Un annuncio condiviso anche via Instagram.
“Desidero condividere con tutti voi una parte importante del mio percorso di vita – ha dichiarato Tathiana Garbin –. È con serenità e fiducia che annuncio che a ottobre ho subito un intervento chirurgico per trattare un raro tumore (…). Non c’è niente che mi renda più orgogliosa del rappresentare i colori dell’Italia. L’amore per questa maglia, per questo sport, per le mie ragazze mi ha consentito di recuperare in fretta le energie per sedere in panchina e non far mancare il mio supporto. Non posso non ringraziare le mie ragazze di BJ King Cup, che mi hanno dimostrato un affetto e un supporto incredibili. La loro presenza e il loro sostegno sono stati un faro di positività in questi giorni difficili. Tuttavia, desidero informarvi che dovrò sottopormi a un secondo intervento, come previsto dal piano di trattamento pianificato dai medici. Grazie alla rapida convalescenza che ho sperimentato, sono ottimista riguardo alla mia capacità di tornare in campo“.